Una libreria e una fattoria non fanno solo rima, sono luoghi che creano comunità indipendenti, critiche, sognanti. Da questa visione comune nasce Bukolica, una tre giorni in cui libri e campagna si incontrano cercando un dialogo, reciproche influenze, approcci e prospettive.
Lavoro manuale e lavoro intellettuale fianco a fianco, due mondi produttivi diversi che provano a interpretare il presente e le sue domande senza cercare scorciatoie o facili risposte.
In concreto: Malaparte allestirà una libreria rurale per adulti e bambini con temi green, sostenibilità, natura, ambiente e ovviamente letteratura, e la Fattoria Bucolica diventerà il teatro di reading, degustazioni, presentazioni di libri e riviste, laboratori per bambini e workshop interdisciplinari.
Bukolica è un modo per provare a trovare un nuovo spazio per i libri portandoli fuori dalla libreria, in un contesto molto concreto come quello della fattoria per scoprire che le parole sono “pietre” come diceva Carlo Levi e che per lavorare la terra occorre immaginazione.
Bukolica è l’inizio di un dialogo tra ciò che si dice e ciò che si fa.
Bukolica è dire, fare, leggere, coltivare.